In un rapporto con Dio non si può essere ipocrita, non si può avere doppia faccia, perché Dio ci scruta e ci conosce.
Di fronte alla gente noi possiamo far finta di essere più perfetti nella osservanza della legge, possiamo fare addirittura tanta carità attraverso volontariato aiutando alle persone che sono prive del cibo, però se il nostro motivo sarà quello di guadagnare gli applausi in contraccambio oppure qualche parola di lode, tutta questa carità e tutta questa stretta osservanza delle leggi religiose saranno una terra sterile che non produrrà mai niente di buono oppure sarà soltanto una bella maschera dietro quale si nasconderà nostro volto egoistico.
Gesù ci implora di stare lontani da questa logica dei scribi : «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere.
Essi riceveranno una condanna più severa» Però in stesso momento Gesù vede una vedova, che praticamente svuotò tutte le sue tasche e trova soltanto due monetine che erano tutto ciò che aveva, ma non teme di ciò che potrebbe succedere domani perché sa che Dio si preoccupa di lei, anzi butta nel tesoro del tempio queste ultime risorse.
Se di fronte a Dio non si può essere ipocrita e far finta di essere buoni, allora si può essere povero, come questa vedova, e consegnare tutta la nostra povertà nelle sue mani.
Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap