Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 4 Giugno 2020

Lo scriba è uno studioso della Legge, uno che la trascrive, uno che la medita continuamente… Uno specialista insomma. Proprio tra gli scribi c’erano delle differenti interpretazioni della Legge di Mosè, varie correnti per cui si dibatteva su quale fosse il primo di tutti i comandamenti. E lo scriba per questo pone la domanda a Gesù.

Ma Gesù risponde anche per il secondo comandamento mentre lo scrive aveva chiesto soltanto quale fosse il primo, il più grande di tutti i comandamenti perché era questo il dibattito. E allora Gesù dice che non solo il primo è amare Dio con tutto se stessi, al massimo di quello che possiamo dare di noi stessi a Dio, ma c’è un altro comandamento che è unito a questo: è l’amore verso gli altri. Amare gli altri almeno come si ama se STESSI. Quindi Gesù risponde allo scriba che l’unico comandamento quello dell’amore, ha una duplice direzione: verso Dio con tutto se stessi, e verso gli altri.

Questa interpretazione di Gesù ci fa capire che l’amore verso Dio è nullo se io non amo il mio fratello, la mia sorella, e amare che cosa significa? Poi Gesù dirà amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati. Gesù fa un passo avanti su questo amore. E questo è il vino nuovo, è questo l’amore nuovo, la nuova concezione dell’amore che Gesù mette nel cuore. Amatevi come io vi ho amati. Cioè a dare la vita per gli altri non solo come ameresti te stesso e quindi amare l’altro come te stesso significa perdonare l’altro come tu vorresti essere perdonato, stimare l’altro come tu vorresti essere stimato, ecc… ma ci fa capire anche un’altra cosa: che se io non amo me stesso, se io non ho cura di me, della mia vita e anche della mia vita, non posso amare né Dio né gli altri.

Quindi l’amore parte da se stessi, è questa la base per poter puoi amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze, e amare gli altri come Gesù ci ama. Il punto fondamentale è l’amore. Oggi mi interrogo su quanto io amo me stesso, la mia vita, ho cura di me, della mia persona, della mia anima, dei miei affetti, dei miei pensieri, delle mie decisioni… quanto io riesco a gestire la mia vita in unione allo Spirito Santo che la guida quanto io invece me la lascio gestire dagli altri…dal caso, dalla mediocrità, dalla mondanità…

Il monito di Gesù è quello di rinnovarci in questo amore unico verso Dio totalizzante, e verso i nostri fratelli. Pena, la insignificanza della nostra vita.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 


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