Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 27 Maggio 2020

“Padre, custodiscili nel tuo nome”. Che bella questa espressione di Gesù, che non è solo un augurio ma è già una realtà. Con la sua venuta e il Suo sacrifio d’Amore, Gesù ci ha inseriti nell’abbraccio d’Amore tra Lui e il Padre e in questo abbraccio siamo custoditi. Non ce lo siamo meritati, non ce lo siamo guadagnati ma è un dono gratuito che dobbiamo solo accogliere.

Uniti a Gesù, infatti, siamo figli del Padre e respiriamo la gioia piena della libertà. Liberi perchè figli. Il termine libero infatti deriva dal latino e significa proprio figlio. E se accettiamo di far parte di questo abbraccio d’Amore, lì non saremo mai soli ma condivideremo la gioia di essere figli con tanti altri fratelli. Saremo veramente figli, infatti, quando saremo veramente fratelli, quando l’altro sarà un altro me da custodire.

In questo abbraccio d’Amore infatti c’è spazio per tutti perchè l’Amore vero è sempre accogliente e mai escludente; esclusivo, personalizzato, ma mai escludente. Allora smettiamola di gareggiare con chi ci sta vicino per elemosinare gesti di affetto e di stima e accogliamo l’Amore liberante di Dio Padre nella nostra vita. Custoditi da questo Amore diverremo gradualmente custodi del nostro prossimo.


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