Luca Rubin – Commento al Vangelo di domenica 24 Maggio 2020

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Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro indicato.

La pagina del vangelo in questione รจ la stessa pagina della resurrezione. Ho cercato in lungo e in largo nei quattro vangeli, e sai che ti dico? Che Gesรน non ha indicato nessun monte agli undici discepoli. Meno male che qualcuno si รจ posto il problema, e ne ha dato una possibile soluzione: effettivamente non cโ€™รจ alcuna indicazione del monte da parte del Signore, e la frase andrebbe meglio tradotta: โ€œandarono in Galilea, sul monte dove Gesรน li aveva istituitiโ€.

Un cambiamento importante, una svolta radicale deve sempre costituire un ritorno alle radici, ripercorrendo la propria storia non con le vesti logore del fallimento, della tristezza e della paura, ma alla luce della prima volta, quando โ€œNe costituรฌ Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perchรฉ avessero il potere di scacciare i demรฒniโ€ (Mt 3,14-15). Stare con Lui, annunciare, liberare: ogni chiamata, ogni vocazione avviene pronunciando un nome e guardando un volto, solo allora puoi pronunciare il tuo Eccomi. Eccoli ora, spaesati e disorientati, uno di loro assente, tornano sul monte, il monte delle origini, non per un nostalgico revival, ma per dare soliditร  e stabilitร  a quella chiamata.

Il monte รจ il luogo di Dio, รจ il luogo dove Gesรน li ha costituiti comunitร , รจ il luogo della propria identitร  e vocazione: proprio lร  devi tornare quando necessiti di fare chiarezza, quando sei perso e disperso.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono.

Prostrarsi: letteralmente significa โ€œbaciare la terraโ€, ed รจ descritto come il bacio tra il credente (la Sposa) e Cristo (lo Sposo). Per baciare la terra devi stenderti, in un abbassamento totale, รจ la modalitร  corporea piรน profonda: ci si prostra solo davanti a Dio, e il mio corpo steso a terra esprime la mia fede. Gli undici appena vedono Gesรน, si prostrano, lo adorano, ma non solo: accolgono tutta lโ€™umanitร  di Dio e la loro stessa umanitร , e questo bacio sigilla lโ€™amore tra terra e cielo. Il mio Eccomi prevede proprio questo: accettare me stesso, la mia storia, la mia natura, e sposare Dio e il suo progetto.
Dubitare. Questa parola, nel testo originale, significa โ€œdoppia sceltaโ€, ed esprime indecisione. Un nostro proverbio dice molto bene questo atteggiamento: โ€œmettere il piede in due scarpeโ€. Gli undici non sono convinti, si prostrano (e quindi credono), ma contemporaneamente dubitano, vogliono e non vogliono, fanno fatica.

Nel nostro modo di ragionare, contrapponiamo la fede e il dubbio, come il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buono e il cattivo; in realtร  fede e dubbio non sono contrari ma sinonimi, e camminano insieme: la fede รจ il piede ben appoggiato, che dร  stabilitร  e sicurezza, mentre il dubbio รจ il piede sollevato, che si sposta, perde lโ€™equilibrio per un attimo e permette il movimento. Un solo piede non puรฒ camminare: la sola fede mi immobilizza in uno scenario sempre uguale, stabile, sicuro, ma fermo, senza vita; il solo dubbio รจ estenuante, mi tiene sospeso in un dirupo, mi ferisce e indebolisce; anche in questo caso pur muovendomi tanto rimango fermo sempre sullo stesso punto.

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Gesรน si avvicinรฒ e disse loro: A me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

Un passo dopo lโ€™altro, (fede dubbio fede dubbio fede dubbio), ecco che Gesรน si avvicina. Se sfidi lโ€™immobilitร , cammini, e se cammini da qualche parte arrivi. Gesรน si avvicina e tu, tra una prostrazione e un dubbio, lo incontri. Gesรน mette subito le cose in chiaro, e riconcilia i due opposti: Lui ha il potere in cielo e sulla terra. Il bacio della prostrazione รจ dato dal Figlio di Dio, che nellโ€™incarnazione si รจ abbassato e ha sposato la nostra carne, Ecco perchรฉ quando mi prostro, quando cioรจ vivo nella fede e nella veritร  di me stesso, incontro Dio, non lassรน nei cieli, tra cori di angeli e orchestre di violini, ma quaggiรน, in basso, nel temuto quotidiano.

Il concetto di potere, spesso identificato da un muscoloso bicipite รจ quanto di piรน lontano ci possa essere dal potere di cui Gesรน parla, Lui che con lโ€™incarnazione ha voluto e potuto abbassarsi, si รจ chinato a terra, con la sua morte lโ€™ha baciata intimamente, e risorgendo lโ€™ha riconciliata con il cielo, cosicchรฉ non cโ€™รจ piรน terra e cielo, fede e dubbio, notte e giorno, ma Cristo Signore รจ la presenza di Dio in ogni situazione.: โ€œquando tutto gli sarร  stato sottomesso, anchโ€™egli, il Figlio, sarร  sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perchรฉ Dio sia tutto in tuttiโ€. (1Cor 15,28).

Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato.

  • Andate. Letteralmente: passate, quindi fate Pasqua di dolore, morte e resurrezione, esattamente come Gesรน. Solo se cโ€™รจ questโ€™esperienza pasquale ci potrร  essere tutto il resto che segue, sennรฒ sarร  un teatrino, una facciata senza contenuti.
  • Fate discepoli. Un altro modo per esprimere lโ€™insegnamento, non di nozioni, ma trasmettere quella pasqua che tu stesso hai vissuto in prima persona.
  • Battezzandoli. Appunto: io insegno non con le (sole) parole, ma con lโ€™esempio. Questa full immersion esprime perfettamente cosโ€™รจ il battesimo: unโ€™immersione in Dio,
  • Insegnando loro. Offrire indicazioni pratiche, di modo che il vangelo sia vivibile anche da chi si avvicina ad esso, e anche qui tramite lโ€™esempio.
  • A osservare. Non unโ€™applicazione sterile di una legge, ma vivere il vangelo, farlo diventare vita, non morte. Osserva non lโ€™osservante scrupoloso, ma il vivente, chi si immerge, chi fa pasqua e vive in Dio.

Gesรน non parla di convertire le masse e i popoli, strano eh? Forse qualcuno aveva giร  afferrato il secchiello dellโ€™acqua santa per un battesimo intercontinentaleโ€ฆ Ebbene no: ti viene chiesto di essere esempio per il mondo di come si vive in Dio e di Dio. Sรฌ, terribilmente piรน complesso, ma anche molto piรน bello, vuoi mettere?!

Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.

Questโ€™ultimo versetto scrivilo in un foglietto e mettilo in tasca o nel portafoglio. Quella di Gesรน non รจ solo la compagnia di un amico, per quanto gradita, ma รจ un essere con te in ogni tua situazione, รจ un pedalare con te, per raggiungere la meta. Lo stesso termine tradotto โ€œfine del mondoโ€, fa riferimento al mondo dellโ€™economia, possiamo dirlo cosi: โ€œio sarรฒ con te fino allโ€™estinzione del tuo debito, del tuo mutuoโ€: Lui รจ disposto a pagare con te, si indebita per te, perchรฉ senza di te non sa e non vuole stare.

A cura di Luca Rubin

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Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]