Il Signore risorto che l’evangelista Matteo ci descrive sembrerebbe essere di poche parole e molti fatti. Ai pochi versetti che questa domenica ci presente, fanno eco altri versetti di poco precedenti. Qui si legge: «Gli Undici andarono sul monte che Gesù aveva loro indicato». L’indicazione in realtà viene data alle donne che, ritornando dal sepolcro, incontrano Gesù risorto. Sono le prime a incontrarlo. Sono le prime a essere mandate: «Andate e annunciate ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Le donne vanno e annunciano.
Ma non basta. La seconda parte dell’ultimo capitolo di Matteo ci mette davanti un secondo mandato. Gesù invia coloro che di lui hanno fatto esperienza, li invia ad andare a tutti i popoli, per rendere chiunque discepolo, battezzato. Per comunicare la gioia della sua presenza, la pienezza del suo amore.
E invece colui che invia è il Risorto. E il Risorto libera, spezza catene, scioglie legacci, fa esplodere la gioia, i carismi, la diversità. Il mandato ci impone solo una cosa: «Andare! Uscire! Non trasformare la nostra esperienza di lui in un gioiello da cassaforte».
«Fare discepoli» è dire a tutti che il dono non esclude nessuno.
«Battezzare» è offrire a chiunque la possibilità di essere ammantato dall’amore.
«Insegnare a osservare i suoi comandamenti» è far vedere con la nostra vita quanto aderire alle sue logiche renda tutto nuovo, migliore, buono.
È lui, il Signore, il senso di ogni cosa. Il suo essere con noi fino alla fine del mondo è garanzia di quell’amore che sostiene la storia. È questo l’annuncio di cui dobbiamo e possiamo far vibrare il mondo… quel mondo vicino che ci circonda.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Tu sei con noi!
Tu sei con noi, Signore:
sorgente e causa della nostra gioia.
Sei con noi, Signore risorto:
vita che zampilla, amore che irrora.
Sei con noi nelle notti interminabili
e nell’albeggiare carico di speranza;
negli aridi mezzogiorni assolati
e nel tepore rinfrescante delle sere.
Sei con noi, sempre!
Sarai con noi per sempre!
È questo che ci chiedi di ricordare al mondo,
ogni giorno, avendo sul volto lacrime o sorrisi.
È questo ciò che ci chiedi di annunciare.
Amen.
Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
AUTORE: Sr. Mariangela Tassielli
FONTE: Cantalavita
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