Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 18 Maggio 2020

Uccidendo crederanno di rendere culto a Dio. Dovremmo ricordarci questa frase un po’ di più, Gesù. E sì, ricordarci che tu ci avevi avvertito, ci avevi parlato d’amore e ci avevi messo in guardia sul fatto che avremmo odiato tanto in nome di Dio.

Di un Dio che non esiste, che esiste solo nella nostra testa. Perché un Dio che odia non è nostro Padre. Avremmo ucciso con le parole scagliandoci contro chi si comporta diversamente da noi, dal modo di amare al modo di vivere, da chi fa scelte che noi non avremmo fatto, da chi va dall’altro lato del mondo per aiutare a chi resta qui e aiuta il vicino.

Saremmo stati capaci di odiare persino chi soffre in nome di qualcosa che secondo noi vale di più, è più importante. Perché ci sono povertà più importanti di altre, dolori più importanti di altri, dignità più importanti di altre. Almeno nella nostra scala di valori. Ma non in quella di Dio. Grazie Gesù, per avercelo ricordato.


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