Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 17 Maggio 2020

Come dice il Vangelo questa Domenica, quando (non è un ricatto, ma un dato di fatto) amiamo Gesù «stiamo custodendo (il verbo tereō indica la protezione, la vigilanza, la cura) i suoi obiettivi, i suoi bersagli, i suoi goal (più che comandamenti normativi, entolé è il raggiungimento del vivere in pienezza quello che siamo)».

Oggi lo Spirito Santo ci fa incontrare e riconoscere Gesù specialmente nelle persone scartate, discriminate, offese magari semplicemente perché considerate “diverse”. La cura di quelle persone è il banco di prova della nostra fede e del nostro amore per Gesù. Lì si vede se facciamo sul serio, se lo stiamo custodendo, se siamo devoti alla vita. E di fronte alla dignità della persona umana «non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù».

Allora oggi mi limito a suggerire la bellissima intenzione di preghiera dell’arcivescovo di Palermo don Corrado Lorefice: «La celebrazione di questa Giornata Internazionale per il superamento dell’omofobia contribuisca a diffondere un messaggio di pace, perdono e riconciliazione perché sia riconosciuto e accolto ogni Volto umano».
Qui la lettera integrale


Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.


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