Il commento alle letture di domenica 17 Maggio 2020 a cura dei Missionari della Via.
Meditiamo la Parola
Il Vangelo di questa domenica ci parla del dono dello Spirito Santo che i discepoli devono ricevere. «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre». L’introduzione a questa dinamica di accoglienza viene da una prima parolina che è “se”: se mi amate. Gesù non dice dovete amarmi. Nessuna minaccia, nessuna costrizione, possiamo aderire a Lui o possiamo rifiutarlo in totale libertà. Se decidiamo di amarlo, nonostante le nostre fragilità, allora significa che vogliamo seguirlo, che vogliamo unirci a Lui, amarlo è essere come Lui, «trasformati in un’altra persona, prolungamento dei suoi gesti, eco delle sue parole» (Ermes Ronchi).
Amare Gesù, dunque, significa non solo nutrirsi di un amore di desiderio, ma realizzare ciò che Lui ci chiede, osservare il comandamento nuovo che Lui ci ha dato: il comandamento dell’amore reciproco. «Io vi do un comandamento nuovo: “Come io ho amato voi, così anche voi amatevi gli uni gli altri». Dunque, il comandamento da osservare è accogliere una Parola che Dio ci rivolge: siamo amati da Lui e resi in grado di amare l’altro!
«Queste parole ci ricordano anzitutto che l’amore per una persona, e anche per il Signore, si dimostra non con le parole, ma con i fatti; e anche “osservare i comandamenti” va inteso in senso esistenziale, in modo che tutta la vita ne sia coinvolta. Infatti, essere cristiani non significa principalmente appartenere a una certa cultura o aderire a una certa dottrina, ma piuttosto legare la propria vita, in ogni suo aspetto, alla persona di Gesù e, attraverso di Lui, al Padre» (Ermes Ronchi). Occorre dunque che ci fidiamo della Parola di Gesù che ci invita ad uscire da noi stessi. Occorre che impariamo a vivere da figli, senza torturarci se sbagliamo, ma facendo nostre le parole di Gesù che ci dice: “Mi tu mi vuoi bene? Mi ami?” Ecco, se io amo Gesù lo ascolto e cerco di fare le cose che gli fanno piacere e lo faccio con piacere.
Questo ci predispone ad accogliere nella nostra pienezza e nella nostra libera apertura di cuore, il dono dello Spirito di verità, il Paraclito che è Consigliere meraviglioso: colui che ci suggerisce la cosa giusta da fare. È il Consolatore: Colui che fa sì che nella nostra solitudine non siamo mai soli, aiutandoci ad affrontare la realtà. Il Paraclito, Spirito di verità, è un dono che ci introduce in una relazione, rendendoci figli e aiutandoci a vivere da figli nella verità e nell’amore. «Per questo scopo Gesù promette l’effusione dello Spirito Santo ai suoi discepoli.
Proprio grazie allo Spirito Santo, amore che unisce il Padre e il Figlio e da loro procede, tutti possiamo vivere la stessa vita di Gesù. Lo Spirito, infatti, ci insegna ogni cosa, ossia l’unica cosa indispensabile: amare come ama Dio» (Enzo Bianchi).
Preghiamo la Parola
Aiutami, Signore, a saper aprire sempre più il mio cuore,
per ricevere in abbondanza il tuo Spirito per amare come tu vuoi.
VERITA’: Vita interiore e sacramenti
Gesù ci parla di amore e osservanza della sua parola. Posso dire di amare Cristo? Posso dire di amarlo concretamente, nel senso che, con tutti i miei limiti, cerco di vivere la sua Parola?
CARITA’: Testimonianza di vita
Il Signore ci ha detto che tornerà presto. A volte me lo richiamo alla mente? Cerco di vivere orientato a questo incontro? Cerco di vivere bene il tempo che Dio mi dona?