Come il migliore dei personal trainer che, prima dell’allenamento, prospetta le fatiche del percorso, spiega come affrontarle, cosa tenere presente, che ordine di priorità seguire, quali criteri utilizzare, a cosa rifarsi nel momento della caduta per ricominciare, così Gesù accompagna il nostro cammino, tifando sempre per noi e liberandoci dalle false immagini di noi stessi, dalle aspettative e dai fallimenti che soli non possiamo gestire.
Ecco che pur volendo alzare il calcagno, il calcio sarà dato a vuoto.
Una questione di stile, come sempre, lo stile di colui che per in-segnare parte dal suo di-segno, il segno dell’incontro tra il più grande e il più piccolo, il punto che ridà il giusto ordine ai venti dell’anima.
Ecco che incredibilmente ci si trova dinanzi a se stessi, in una solitudine ricca della presenza dell’Altro, la distanza viene coperta da qualcosa o meglio da qualcuno talmente più grande da definire ciò che siamo, da confermarci nel nostro limite come via di unità piuttosto che di frammentazione.
Mounira Abdelhamid Serra