Sbagliamo quando pensiamo che le questioni della vita si risolvono in testa. Pensarci è naturale. È necessario. Pensarci soltanto, ecco il problema! Nella propria testa e tra i piumoni dei propri pensieri si sta comodi, al calduccio.
Si sta nella propria comfort zone. Ma la vita inizia quando esci dalla comfort zone. La comfort zone degli interlocutori di Gesù sono i pensieri, le discussioni e le continue richieste di conferme, di segni e di spiegazioni. Il discorso dei giorni scorsi sul buon pastore poteva bastare, ma non a loro.
Volevano altre conferme, illudendosi che mancava ancora qualcosina. Certo manca qualcosa, qualcosa di grosso! Ma non è un pezzo di informazione. Manca il mettersi in gioco. Il fare spazio al Vangelo nella propria vita e nelle proprie decisioni. Comunque, per non lasciarli e per non lasciarci senza chiarezza. Ecco una dichiarazione inequivocabile: «Il Padre ed io siamo una cosa sola». Cristo è Dio.
Cosa aspettiamo per corrergli dietro?
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.