don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 4 Maggio 2020

“Il mercenario”

A volte nelle occupazioni si è presi dalla controvoglia, altre volte dalla dedizione fino al punto di trascurare tutto il resto, di isolarsi dal mondo e dagli altri. Ma al di là delle situazioni temporanee e alla misura del piacere di realizzare qualcosa, ci sono situazioni difficili che ti mettono in difficoltà, che provano la tua pazienza, contrastano con i tuoi ideali, a volte mettono in gioco anche la tua identità e la tua fede. Come ti comporti in queste situazioni? Gesù distingue tra il buon pastore che dà la vita e il mercenario che nel pericolo abbandona il gregge e fugge. Abbandonare vuol dire lasciare le cose a se stesse, lasciare che siano gli altri a risolvere il problema, a parlare, a mettersi in gioco. L’abbandono è l’inizio della fuga, ovvero del momento in cui non solo si lascia fare, ma non si vuole avere nemmeno relazione con quanto accade, con le sue conseguenze, anzi si inizia a pensare esclusivamente al proprio interesse, alla propria vita, ponendo una separazione netta dagli altri. Forse questo atteggiamento può salvare te stesso, ma ti sei chiesto che ne sarà degli altri? Quale ruolo Dio ti chiede di assumere in questa situazione?

In breve

Il mercenario vive per sè, facilmente abbandona e fugge. Il pastore sa mettere in gioco la vita pur di salvare il suo gregge. Tu nelle situazioni difficili, quale ruolo assumi?

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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli


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