La lettura e la meditazione del vangelo di oggi mi hanno provocato tre riflessioni in particolare.
1- La capacità di riconoscere negli altri l’opera di Dio. Gesù loda il Padre per ciò che ha fatto nei piccoli.
Come sarebbero diverse le nostre relazioni se imparassimo a vedere l’altro non come un avversario o un antagonista quanto piuttosto come un amico e un fratello amato da Dio e destinatario anche lui di tanti doni. Facciamo circolare più grazia… impariamo a fare complimenti… a riconoscere il bello che c’è nell’altro e anche a dirglielo.
2- Lo stile di Dio è quello di arrivare a tutti, anche ai più semplici… perché questo ci raggiunge con il Suo amore… perché l’amore non fa distinzione. Il suo obiettivo è proprio questo… farci sentire il Suo amore e per questo obiettivo Dio stesso usa mezzi personalizzati. Di sicuro, ogni persona è messa nelle condizioni e nelle possibilità di ricevere questo amore… ognuno secondo le proprie fragilità e le proprie capacità.
3- La vita, con tutte le sue situazioni imprevedibili, può creare stress… stanchezza… difficoltà. Gesù no. Non è mai pesante… se ti pesa il rapporto con Gesù… non è Gesù quello con cui ti stai relazionando… Lui è venuto per alleviarti i pesi… ma anche per farci capire quanto contiamo per lui. Il rapporto con Gesù è libero e liberante ed esprime proprio questa libertà… se non la sperimentiamo… mettiamoci nuovamente in discussione.
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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