La IV domenica di Pasqua è detta “Domenica del Buon Pastore”. Ci mette davanti l’immagine del Pastore buono, appunto, immagine che Gesù usa e che ci offre alcune indicazioni nel rapporto con Dio.
Provate a rileggere il brano del Vangelo secondo Giovanni e poi lasciate venire a galla qualche emozione, sensazione, risonanza interiore.
Io ho scelto di sintetizzare tutto in una parola: trasparenza.
Sì, perché il pastore arriva sulla soglia della porta e si presenta. Non ha bisogno di sotterfugi, di maschere, di giri di parole, di inviti. Chiama e conduce fuori coloro che riconoscono la sua voce. Tutte? Tutti? Chi lo sa… Il Vangelo non lo dice. Lui si limita a chiamare, a entrare in relazione con chi di lui si fida perché ne ha già fatto esperienza.
Le pecore lo seguono perché riconoscono la voce, non il bastone. Non c’è nessun cane a spingerle verso una meta. Solo una voce, con tutto il suo carico di povertà e impotenza. Solo una voce, con tutto il suo carico di verità e autenticità.
Quel pastore è immagine di Dio, del nostro Dio, di quel suo amore reso tangibile sulla croce.
Il Dio di Gesù Cristo è così: semplicemente disarmato. Convince con la sola forza dell’amore. Nessun ricatto morale, nessuna spada di Damocle, nessun do ut des, nessun ipoteca sull’al di là.
Lui ama, e amando libera.
La sua è una presenza liberante, sempre!
Il suo passo è il nostro passo.
Il suo sguardo custodisce.
La sua mano solleva.
Il suo braccio protegge.
Gli altri, quelli capaci di trasformare ogni situazione in peso, sono briganti. Usano la paura per ammansire. Sfruttano la preghiera per legare. Portano in ogni relazione, anche quella con Dio, ombra e dubbio.
Ma lui, no! Lui, il buon Pastore è luce, dona la luce e porta alla luce. Il suo unico obiettivo: donare vita e vita in abbondanza!
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Tu con noi, Pellegrino d’amore
Buon Pastore,
tu che per noi hai dato la tua stessa vita,
pronuncia il nostro nome, chiamaci,
tiraci fuori dai recinti del timore, della noia,
dell’insicurezza, dello scoraggiamento.
La tua voce è la voce dell’Amore,
voce luminosa che illumina le notti dell’anima.
La tua voce è risonanza della Vita,
eco infinita di un incontenibile dono.
La tua voce è trasparenza dell’irrefrenabile
potenza dello Spirito che penetra le profondità
di tutto ciò che esiste e lo rinnova.
Chiamaci per nome, Buon Pastore,
il tuo amore ci renda testimoni audaci
del tuo sovrabbondante dono. Amen.
Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
AUTORE: Sr. Mariangela Tassielli
FONTE: Cantalavita
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