Un versetto del brano odierno cattura l’attenzione: «Su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Ci sono amici che stanno proprio studiando il “sigillo”, e ne sanno sicuramente più di me su questo. Il sigillo è garanzia di appartenenza, perché è l’identità stessa della persona in gioco; può essere materialmente un anello, un marchio, un pendente. Ma è qualcosa di fisso, inseparabile, sicurissimo, perché usato con premura per custodire i segreti. Anche il sommo sacerdote ne aveva uno.
E se nel Cantico dei cantici l’amata chiede di essere messa come sigillo intimo sul cuore e sul braccio dell’amato, lo Spirito Santo è proprio quel sigillo che lega indissolubilmente il Padre al Figlio, e il Figlio ad ogni uomo sul quale, nella Pasqua, è riversata in pienezza la vita di Dio. Nel battesimo e nella cresima abbiamo questa pienezza, il medesimo sigillo: tu hai il marchio, il carattere, l’imprinting stesso di Dio. Quindi sei Figlio di Dio, re, profeta, sacerdote in eterno, al modo di Melchisedec: non per sangue, non per merito, ma per grazia, per chiamata, per Spirito. Questo dono ci è assicurato, certificato, sigillato dalla visceralità di Dio che ci custodisce con un’infinita protezione. Non possiamo più appartenere ad altri.
Il nostro cuore è segnato segretamente dalla sua presenza viva: quando agiamo in Cristo, è il Padre che agisce non solo con noi ma in noi, con la sua autorità, sulla terra, nella storia. Riconosciamo le ferite, le piaghe, le stigmate di ogni uomo: sono proprio quelle il sigillo di Cristo. Quel sigillo nella fragilità, scambiato reciprocamente tra gli sposi, costituisce il matrimonio; donato ai pastori, li rende servi per condurre all’unità di amore il gregge loro affidato. Ecco il cibo eterno che ci offre Dio: lasciarci segnare dall’amore; in confronto, qualche pezzo di pane con cui ci sfama è poco o nulla.
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.