“Il Signore agiva insieme con loro”
Gesù invia gli Undici apostoli comandando di andare in tutto il mondo ad annunciare il Vangelo. Uno dei momenti più belli e delicati per la Chiesa. In quel tempo non c’era una dottrina strutturata da annunciare (la Trinità, i dogmi, etc..), ma tutto l’annuncio del Vangelo coincideva con la loro stessa esperienza di vita con Gesù. Raccontavano le parole ascoltate, trasmettendo con esse le emozioni vissute, la sorpresa per un miracolo, la fatica dei continui spostamenti, la paura per la minaccia di morte, la gioia per la prospettiva della vita eterna. Una comunicazione molto diretta, profonda e semplice. Chi l’ascoltava forse poteva venirne coinvolto o, al contrario, restare scettico, ma di certo non poteva giungere alla fede da questo racconto. L’annuncio serviva solo a dare l’occasione per accendere la fede. Ma la fede poteva nascere solo da quei segni che accompagnavano questo annuncio, segni che manifestavano la presenza di Gesù accanto a loro.
È questa la bellezza dell’annucio che devi custodire dentro di te e annunciare. Non grandi concetti, ma esperienze chiare e nitide che hanno alimentato la tua fede. Poi sarà il Signore a metterci del suo e a dar prova della sua presenza nella vita di ogni uomo.
In breve
Gesù ha lasciato a te il compito di narrare le Sue parole e come tu le hai riconosciute vere, mentre ha riservato a sè il modo e il tempo per offrire agli altri dei segni e per dare credibilità all’esperienza di fede che tu racconti.
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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