Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 20 Aprile 2020

Si riparte dalla notte.
Dalla notte di Nicodemo, dottore della legge, fariseo e membro del Sinedrio… Uno che ha molto da perdere… E che, per questo, affascinato da Gesù, va a trovarlo di notte, di nascosto…

La curiosità lo muove, la paure lo blocca, la notte lo tutela…
È l’uomo che vorrebbe… che sente con chiarezza che ha trovato la persona giusta, il maestro che viene da Dio e compie segni… ma ci pensa e ci ripensa fino a quando osa fare il primo coraggioso passo… un passo notturno…

E fa la sua acerba professione di fede: “Sappiamo che sei un maestro che viene da Dio, che compi segni che mostrano che Dio è con te”.
Ma è ancora troppo poco…
Non basta riconoscere la grandezza di Gesù, il potere dei suoi segni e la forza della sua vita…

Non basta nemmeno un aggiustamento volontaristico…
Non è sufficiente uno smussamento di spigoli ribelli…
Non serve solo modificare la vita in modo più o meno efficace…
Tutto questo parte da noi…

Occorre una nuova nascita…
Una vita nuova che è dono dall’alto…
Un dono che non è frutto del “noi sappiamo”, o dei tanti tentativi di ricalcolare i percorsi della vita…

Così a Nicodemo, avanti in età e in sapienza, che doveva prepararsi a morire, viene proposto di nascere…
Come me e come te…

La mia nascita non l’ho determinata io, l’ho solo accolta…
Così è tempo non di ciò che posso determinare con coordinate prevedibili, o con umani espedienti per rabberciarmi la vita, o facendomi forte dei miei muscoli…

È tempo di non partire dalle mie forze, ma di accogliere in dono, dall’alto, una vita nuova, da acqua e Spirito…
Senza sapere troppo…
Senza conoscere tutto…
Fidandomi della voce del vento…
Rischiando di far luce nella notte…

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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