Nicodemo è un uomo inquieto, un uomo giusto, è un uomo onesto che ascolta la voce della sua coscienza per questo di nascosto dei suoi colleghi Farisei vuole incontrare Gesù e va di notte da lui per avere un colloquio intimo, per dare risposta alla voce di inquietudine che abita il suo cuore, per confermare le verità che il suo cuore reclama sulla persona di Gesù.
Vuole sapere di più di lui. Riesce a capire che è un profeta, che è un uomo di Dio per i segni che compie, ma vuole sapere di più dalla sua bocca. E Gesù gli risponde che questo suo desiderio può realizzarsi solo ad opera dello Spirito santo. La vera identità di Gesù non è percepibile secondo il ragionamento umano.
Perché è una realtà Divina, è il Dio che ha preso carne, ed è solo nel suo Spirito che possiamo comprendere questa verità. Allora rinascere nello Spirito significa abbandonarsi all’azione dello Spirito che ci abita fin dal giorno del battesimo, per farne esperienza. Potremmo vedere Dio in azione nella nostra vita, avere un rapporto intimo con lui e non solo “religioso”.
Dobbiamo lasciare allo Spirito la libertà di lavorare in noi. E non sapremo mai dove ci potrà condurre. Questa è la docilità. Se ci lasciamo guidare dallo spirito allora sicuramente avremo la vita per sempre. Chi si lascia guidare dallo Spirito vive per sempre.
Perché la rinascita nello spirito è ci apre le porte della vita eterna. Chiediamo al Signore la grazia oggi dell’inquietudine del cuore di Nicodemo per approfondire il mistero di Cristo nella nostra vita, il nostro legame con Lui. E ascoltando questa inquietudine…
Apriamo le porte allo Spirito che ogni giorno si dona a noi nella Parola.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade