TOMMASO…UNO DI NOI!
Il Vangelo di oggi testimonia due manifestazioni del Risorto avvenute una, la sera di Pasqua e l’altra, otto giorni dopo.
I discepoli si sono rinchiusi nel cenacolo, quando «Gesù venne, stette in mezzo a loro» e disse, per ben tre volte: «Pace a voi!». Questo non è solo un augurio o una promessa, ma è il dono di una felicità piena, accompagnato da un secondo dono: lo Spirito Santo, l’Amore tra il Padre e il Figlio, dato a noi per renderci capaci di amare l’altro. Un terzo dono pasquale, affidato agli apostoli e ai loro successori, è il perdono sacramentale dei peccati.
Tommaso non è presente la sera di Pasqua e non crede alle parole degli altri discepoli. Otto giorni dopo, il Maestro viene di nuovo, e mostra le mani e il fianco trafitti a Tommaso che si getta in ginocchio, professando la più alta ed esplicita confessione di fede dei Vangeli: «Mio Signore e mio Dio!».
La fede di Tommaso è un po’ come la nostra…, una fede che ricerca e vuole sperimentare. A noi è chiesto di credere, sperimentando i segni della presenza del Risorto nella comunità che lo testimonia: con l’annuncio della Parola, la celebrazione dell’Eucaristia e l’amore per i fratelli, compreso il perdono.
Impegnamoci a fare esperienze che sostengano il nostro cammino di fede nel Risorto.
Approfondiamo una parola del Vangelo
Il primo giorno della settimana
Tutti i Vangeli ci informano che la risurrezione avvenne il primo giorno della settimana o il primo giorno dopo il sabato, così come le apparizioni del Risorto ai suoi, quando è dato anche il dono dello Spirito e l’invio in missione.
Presto a tale giorno si attribuì il nome latino di dominicus dies che ricalca il greco kyriakè hemèra. Entrambi significano giorno del Signore.
PREGHIAMO
Signore Gesù,
la sera di Pasqua ti mostri agli apostoli e doni loro la pace, lo Spirito Santo
e affidi il Sacramento del Perdono. Tommaso, assente, per credere vuole vederti e toccarti. Otto giorni dopo
lo accontenti e lui professa la sua fede in te, dicendoti: «Mio Signore
e mio Dio!».
Signore Gesù,
fa’ che sappiamo illuminare il nostro cammino di fede, spesso intriso di dubbi e di incertezze, con esperienze
di risurrezione.
Fonte del materiale:
Catechisti Parrocchiali
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