don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 9 Aprile 2020

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“Li amò sino alla fine”. Questa espressione di Giovanni vuol dire di più rispetto al senso immediato: “li amò fino all’ultimo respiro”.

Li amò sino a raggiungere il fine. Il fine è che anche noi impariamo a vivere, ad amare e a morire come Gesù: non solo ci ha dato l’esempio, ma ci ha dato anche la forza per vivere il suo esempio. Lui, che è il Maestro e il Signore, ci ha insegnato a vivere, ci ha dato il suo amore, rendendoci capaci di vivere come Lui ha vissuto e ha amato.

L’Eucaristia, la Messa che celebriamo, è la fonte del nostro amore. Non siamo capaci di amare veramente con le nostre sole forze: istintivamente siamo solo egoisti, capaci di prendere quello che ci fa comodo in tutte le stagioni della vita! Ma non siamo soli: Gesù ci ha insegnato ad amare, ha raggiunto il fine, ci ha portati al fine: ci ha resi capaci di fare quello che ci ha detto. E noi non ci stanchiamo di imparare da Lui.

Non ci siamo ancora riusciti, ma siamo convinti che ce la faremo! Ci riusciremo! Vogliamo vivere come Gesù, possiamo vivere come Gesù! L’Eucaristia è la forza che ci permette di vivere come Gesù, di fare della nostra vita un servizio, perché servire è regnare. Da questo convito nuziale dell’amore di Cristo noi possiamo attingere la forza per vivere in pienezza una carità autentica: lentamente ma certamente l’Eucaristia ci forma, ci trasforma, ci permette di raggiungere il fine.

Partecipiamo con gioia a queste nozze di sangue, a questo amore grande, che ci può rendere grandi nell’amore.

Commento al Vangelo di Giovanni 13, 1-15 a cura di don Claudio Doglio