Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo”. Quante volte anche i nostri discorsi sono strutturati con secondi fini! Dietro ad una semplice domanda o frase si nascondono spesso stupidi pregiudizi o giudizi affrettati.
Sempre con maggiore difficoltà si improntano dialoghi sinceri e trasparenti. Tante sono le motivazioni: paura, malizia, insicurezza, invidia, orgoglio, superbia. Sta di fatto che questo modo di agire inquina le nostre relazioni e di conseguenza anche la nostra vita perchè noi siamo le nostre relazioni.
Chiediamo al Signore la forza e il coraggio della trasparenza, chiediamo la capacità di essere sempre noi stessi. Una persona è libera di essere se stessa solo se è amata. Ecco perchè anche noi abbiamo bisogno di essere guardati da Gesù, così come lui oggi guarda questa donna.
Il suo è uno sguardo di Misericordia: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
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