Ancora oggi l’acqua è protagonista. Uno sguardo, quello di Gesù, che si ferma su di un uomo malato da trentotto anni. Ecco la domanda: “vuoi guarire?”.
Mi chiedo cosa sarà passato nel cuore di quell’uomo nel sentire quella domanda. Certo che lo voleva ma…non poteva farcela da solo, aveva bisogno di un altro che lo potesse immergere nella piscina.
Gesù, in questo caso, non è l’altro che quell’uomo aspettava, ma è colui che ha in se stesso l’acqua della guarigione e della salvezza, è Lui la sorgente di vita! Lasciamo che rivolga a noi quella domanda. “Vuoi guarire?”.
Non rispondiamo frettolosamente, prendiamo coscienza di quelle “malattie” cui siamo così affezionati. Padre buono, invochiamo Te, medico delle anime e dei corpi. Ti invochiamo per questa nostra terra, in questo momento di grande sofferenza.
Ti guardiamo negli occhi… Guariscici!
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.