La difficile situazione che stiamo vivendo non ci consente di partecipare alla Celebrazione eucaristica della quarta Domenica di Quaresima.
Suggeriamo dunque uno schema per un momento di celebrazione da vivere in famiglia in comunione con tutta la Chiesa.
ร bene scegliere nella casa uno spazio adatto per celebrare e pregare insieme con dignitร e raccoglimento. Lร dove รจ possibile, andrebbe creato un piccolo ยซluogo della preghieraยป (cf. CCC, 2691) o anche solo un angolo della casa in cui collocare la Bibbia aperta, lโimmagine del crocifisso, una icona della Vergine Maria, un cero, da accendere al momento opportuno. In questa quarta Domenica di Quaresima โLaetareโ(โRallegratiโ), se lo si ritiene opportuno, รจ possibile porre accanto alla Bibbia o al cero qualche fiore.
Ogni famiglia potrร adattare lo schema secondo la necessitร .
Riflessione al Vangelo
Gesรน รจ la vera luce del mondo che ridona allโuomo la vista ed รจ lโInviato del Padre (questo รจ il significato del nome della piscina di Siloe) perchรฉ ogni uomo possa giungere alla salvezza.
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Il brano evangelico che tradizionalmente la liturgia propone nella IV domenica di Quaresima dellโanno A, attraverso i dialoghi serrati che lo compongono, รจ unโautentica palestra per imparare a conoscere Cristo. Un uomo, cieco dalla nascita, รจ il modello della fede che gradualmente avanza e matura, una fede che ha bisogno di crescere, di camminare, di giungere anche attraverso il dubbio e lโincertezza a riconoscere in Gesรน il Figlio dellโuomo: ยซCredo, Signore!ยป.
Lungo il brano piรน volte fa capolino il pregiudizio dei Giudei circa lโorigine della cecitร : se il cieco รจ tale รจ perchรฉ ha peccato. Gesรน si oppone drasticamente a questa concezione, come si comprende leggendo il brano nella forma completa, affermando che la situazione di disagio del cieco รจโluogo santoโ affinchรฉ lโopera di misericordia del Padre si manifesti. Infatti, lโazione di Gesรน che restituisce la vista al cieco lo riporta alla sua dignitร piรน autentica.
Non soltanto gli consente di vedere ciรฒ che prima non vedeva, ma apre per lui un orizzonte nuovo. Il cieco nato รจ un emarginato da sempre, uno destinato ad essere perennemente โcacciato fuoriโ, escluso e scartato. Gesรน lo trasforma in un uomo vero ridonandogli la bellezza che ogni uomo porta con sรฉ in quanto immagine di Dio e in un discepolo chiamato a seguirlo.
Ogni battezzato deve porsi la domanda del cieco guarito: ยซchi sei, o Signore, perchรฉ io possa credere in te?ยป Lโincalzante polemica dei Giudei รจ occasione per il cieco guarito di andare a fondo nel suo cammino di credente per continuare a vivere di Cristo.
La pagina faticosa e dolorosa che stiamo vivendo a causa del virus ci rende tutti un poโ ciechi e mendicanti, incapaci di guardare con luciditร al presente e al futuro, cercatori di speranza e di sicurezza.
Cristo che ha attraversato fino in fondo la via della croce chiede anche a noi di assumere lโamarezza della sconfitta per approdare con lui alla luce di Pasqua. Ogni buio interiore, fatto di domande, di angoscia, di fede che scricchiola, รจ una forma di morte. Ripartire da Cristo significa tornare un poโ alla volta a vedere e rinascere per una vita completamente rinnovata e rimotivata grazie allโincontro con lui.
Neppure lโepidemia che attanaglia lโItalia e buona parte del mondo รจ un castigo di Dio a causa dei nostri peccati, ma piuttosto puรฒ diventare un tempo di grazia nel quale sperimentare ancora una volta il volto luminoso di Dio, colui che ci guarisce (cfr. Es 15,26) e ci fa passare dalla valle oscura del dolore e della preoccupazione ai pascoli della vita piena (cfr. Sal 22,4.2), e lโoccasione per ravvivare lโunitร e la fraternitร tra di noi.
Il buio di queste ore puรฒ essere premessa preziosa per scorgere la luce di Cristo che dร vita e colore al nostro domani.
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Celebrare in famiglia il giorno del Signore โ Commento al Vangelo di domenica 22 Marzo 2020 โ Sussidio CEI by Cerco il Tuo volto on Scribd