Bisogna mettersi in regola con Dio, perché non si sa mai… quante volte lo sentiamo dire! Questa è una caricatura della vita di fede.
Gesù pure oggi usa il suo strumento preferito per arrivare al cuore dell’uomo: la parabola. Nel vangelo troviamo due diversi modi di pregare.
Quanti ne vediamo nelle nostre assemblee liturgiche! La preghiera del fariseo è una carezza rivolta su se stesso, un bruciare incenso a se stesso, al proprio io: “io ti ringrazio”. La preghiera del pubblicano è una carezza rivolta ad un Tu (al Padre):”Dio abbi pietà di me peccatore”.
Cerchiamo oggi di tornare ad avere un dialogo intenso con il Padre, torniamo all’essenziale, torniamo a Lui! Dio non attende da noi delle pratiche (fariseo), attende invece l’omaggio del cuore (come fa il pubblicano).
Padre buono, abbi pietà di noi!
Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.