– Quante volte devo perdonare? Sette volte?
– Non dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette».
Vale a dire: sempre.
L’unica misura del perdono è perdonare senza misura.
Il perdono non è un istinto ma una decisione, non libera il passato, ma il futuro.
“Il perdono strappa dai circoli viziosi, spezza le coazioni a ripetere su altri ciò che hai subito, spezza la catena della colpa e della vendetta, spezza le simmetrie dell’odio” (Hanna Arendt, La banalità del male).
Quando di fronte a un’offesa riscuoto il mio debito con una contro offesa, non faccio altro che alzare il livello del dolore e della violenza. Anziché annullare il debito, stringo la catena, aggiungo una sbarra alla prigione. Penso di curare una ferita con un’altra ferita.
Si perdona per un atto di fiducia, che significa credere nell’altro, guardare non al suo passato ma al suo futuro.
Il perdono non purifica il passato, ripulisce il futuro!
Così fa Dio, che ci perdona fino a una misura che si prende gioco dei nostri numeri e della nostra logica.
Fonte: la pagina FB di p. Ermes