La Sagrada Familia” di Barcellona consacrata da Benedetto XVI
Nella prima parte della trasmissione, monsignor Ravasi approfondisce le letture tratte dal libro dei Maccabèi e lette- come sempre – dai giovani attori del Piccolo Teatro di Milano.
“In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suini proibite”..
L’epoca dei Maccabei è caratterizzata da grandi contrasti politici e sociali, determinati dallo scontro tra l’egemonia culturale ellenistica (eredità dall’impero di Alessandro Magno, che aveva diffuso in tutto l’Oriente la lingua e gli usi dei greci) e la difesa dell’identità e delle tradizioni di Israele. Tradizionalmente questo racconto inaugura i cosiddetti “Atti dei Martiri”, un genere letterario molto in voga nei primi secoli dell’era cristiana, durante le feroci persecuzioni scatenate dagli imperatori romani contro la Chiesa.
Protagonista della seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, è l’architetto spagnolo Antoni Gaudì, massimo esponente del Modernismo catalano, progettista di innumerevoli edifici, in particolare del tempio della Sagrada Familia, a Barcellona- rimasto incompiuto per 127 anni e- ormai- quasi terminato. Proprio oggi il tempio sarà consacrato da Papa Benedetto XVI che officerà la prima messa nella navata centrale promuovendolo a “basilica”. Gaudì venne incaricato dell’edificazione del tempio nel 1882 e non smise mai di lavorarvi fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1926. Da allora vari architetti hanno continuato i lavori, seguendo la sua idea originale.
Lo stesso Gaudì definì la Sagrada Familia “un’opera che è nelle mani di Dio e nella volontà del popolo”.
Fonte: QuiMediaset
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Foto: Flickr By Timothy Vollmer