don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 15 Marzo 2020 – Gv 4, 5-42

I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani”

Il dono che Gesù porta con sè è troppo importante per stare rinchiuso tra i confini culturali che impedivano ai Giudei e ai Samaritani di avere buone relazioni. Gesù inizia a parlare con una ma alla fine è tutta la città di Sicar che beneficia della presenza di Gesù e crede nella sua parola. Allo stesso modo il dono della fede che ti è stato fatto è troppo importante per “contenerlo” all’interno di un gruppo parrocchiale, tra i “soliti” amici, o in cerchie ristrette.

Il dialogo tra Gesù e la Samaritana comincia da “un bicchier d’acqua”, dalla comune esperienza umana, che è condivisibile con tutti. L’altro, credente o non credente, sarà certamente arricchito dall’incontro con te se gli comunichi in che modo l’esperienza di fede arricchisce la tua vita, riempie la tua umanità, la eleva e la carica di senso. Cerca di condividere in che modo l’incontro con Cristo trasfigura la tua vita e le dà una bellezza che invece il mondo e la società non ti ha dato l’opportunità di cogliere. Non comunicare per convincere o persuadere l’altro, ma lascialo con una domanda e con la libertà di giungere da se stesso a una conclusione.

In breve

Per comunicare la tua esperienza di fede comincia dalla dimensione umana che ti accomuna all’altro, dai desideri e dalle difficoltà di ogni giorno, e poi aggiungi in che modo la tua vita risulta rivitalizzata e arricchita dall’incontro con Gesù

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