Gesù arriva a un pozzo della Samaria, regione pagana e molto distante da Dio e i cui abitanati erano tenuti lontano dai giudei. Al pozzo giunge una donna samaritana alla quale Gesù chiede da bere. Dall’accento, la donna riconosce dall’accento che quell’uomo è giudeo e si meraviglia che le parli.
Poi arrivano al pozzo gli amici di Gesù e si stupiscono che Lui stia parlando da solo con una donna… e per giunta con una samaritana! La donna crede di conoscere Dio, ma il Signore le fa capire che lo sta cercando nel modo sbagliato. Affascinata da Gesù, al donna scappa ad annunciare la bella esperienza vissuta.
Gesù le ha insegnato, e insegna a noi oggi, tre cose:
- Spesso abbiamo un bisogno e lo soddisfiamo con qualcosa che non c’entra. Ad esempio: ho bisogno di affetto e mangio tanto, ho bisogno di calmarmi e fumo. Cerchiamo sempre cose materiali che però ci soddisfano per poco tempo.
- Non conosciamo ancora Dio. Crediamo di conoscerlo perché andiamo a messa o a catechismo, collezioniamo tante immaginette di santi, diciamo tante preghiere… ma non basta. Abbiamo più bisogno di stare in silenzio con Lui.
- Il pregiudizio spesso ci blocca. Gli amici di Gesù guardano con pregiudizio quella donna anziché aiutarla. Anche noi siamo così quando qualcuno ci è proprio antipatico: crediamo di essere bravi e rispettosi di Dio, ma poi guardiamo male le sue creature.
Il segno di oggi è l’acqua: che dà vita e che pulisce. Chiediamo a Gesù di insegnarci a riconoscere e ripulirci dalle sporcizie che ci rendono brutti.
Oggi facciamo un gesto molto semplice: riempiamo un bicchiere d’acqua e tenendolo in mano ripetiamo: “Gesù tu sei spirito e verità”. Poi mettiamo le dita nell’acqua e ci segniamo con la croce.
Fonte: il blog di don Domenico
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