Padre Giancarlo Paris โ€“ Commento al Vangelo del 15 Marzo 2020

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Viviamo questa quaresima in un modo del tutto diverso da ogni altra, a motivo delle precauzioni da assumere per contenere lโ€™espansione del virus covid-19. In alcune parti del Paese non รจ possibile celebrare lโ€™Eucaristia comunitaria e ascoltare insieme la Parola di Dio. Ciรฒ puรฒ diventare uno stimolo per prenderci del tempo personalmente per leggere e meditare il Vangelo di questa domenica. La scena sembra addirittura adatta a questo esercizio spirituale, perchรฉ ci racconta un dialogo personale tra Gesรน e una donna di Samaria. I due sono soli e il dialogo si muove dallโ€™esterioritร  allโ€™interioritร , dove la persona si incontra con se stessa: รจ lรฌ che Dio si fa trovare, non come colui che giudica, ma come colui che rinnova il dono della vita.

Gesรน sta attraversando con i discepoli la Samaria. Giunto a Sicar e si siede presso il pozzo, verso mezzogiorno, mentre i discepoli vanno in cerca di cibo. Ad un certo punto arriva una donna samaritana ad attingere acqua. Nella ferialitร  di quella occasione nasce un dialogo straordinario che trasforma la vita di quella donna: Gesรน guida lโ€™incontro con estrema calma e determinazione.

Inizia chiedendo dellโ€™acqua alla donna (E Gesรน le dice: dammi da bere). A noi sembra una cosa del tutto normale, ma non รจ cosรฌ: per le circostanze culturali del tempo e per il significato profondo che Gesรน dร  alle parole (e che lโ€™evangelista Giovanni ci aiuta a comprendere). Gesรน avrebbe dovuto evitare di dialogare con lei: perchรฉ era una donna (che va ad attingere acqua da sola, in un orario insolito) davanti ad un โ€œmaestroโ€ e perchรฉ era di samaritana e Gesรน giudeo (cioรจ appartengono a due gruppi separati dal modo di interpretare la religiose ebraica). Gesรน chiedendo un piacere a quella donna le mostra apertura e accoglienza: da questo suo atteggiamento non politically correct (infatti i discepoli ritornando con la spesa si meravigliano di questo, v. 27) prende il via un dialogo con cui Gesรน porta quella donna sulla soglia della fede.

La donna non capisce come รจ possibile che quellโ€™uomo giudeo parli con lei e addirittura le chieda da bere (chiede: come รจ possibile?). Piรน profondamente si meraviglia di essere riconosciuta degna di parola, cioรจ di essere accolta, si meraviglia che quellโ€™uomo le chieda aiuto. Dalla risposta di Gesรน capiamo che egli desidera che questa donna si apra ad unโ€™altra meraviglia piรน grande, quella per il dono di Dio, di un Dio che si fa piccolo e bisognoso solo perchรฉ vuole donare. Gesรน offre alla donna (che rimane senza nome per tutto il racconto!) unโ€™altra acqua, che soddisfa un altro tipo di sete.

โ€œSe tu conoscessi il dono di Dio, e chi รจ colui che ti parlaโ€ฆโ€: il dono e la sua persona sono in realtร  la stessa cosa; รจ lui che puรฒ dare lโ€™acqua viva che sazia la sete. La donna fa fatica a capire quello strano discorso, ma ha il desiderio di comprendere (da dove prendi questa acqua?). Finchรฉ arriva a chiedere a Gesรน quellโ€™acqua, forse in forma di sfida: โ€œvediamo se รจ vero! Mi risolverebbe un bel problema!โ€ Le parti ora si sono invertite, come voleva Gesรน, che comincia a chiedere per essere riconosciuto come colui che dona.

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Ora Gesรน, in modo del tutto inatteso e apparentemente illogico, cambia argomento: โ€œVa a chiamare tuo maritoโ€. La donna non rimane sorpresa da questo brusco cambiamento e risponde subito, come per chiudere il discorso: โ€œNon ho maritoโ€. Gesรน invece apre, squaderna davanti alla donna una dimensione cosรฌ profonda della sua vita che solo lei poteva sapere, lei e Dio. Deve essersi chiesta: โ€œcome puรฒ questo sconosciuto giudeo fermo al pozzo conoscere la mia vita?โ€ Allora intuisce che sta parlando con un uomo di Dio, un profeta, e tenta di cambiare argomento: โ€œgiร  che sei un profeta, spiegami chi ha ragione tra giudei, che dicono di adorare Dio in Gerusalemme, e samaritani che adorano Dio sul monte qui vicinoโ€. Gesรน la segue, accoglie la sua domanda circa il rapporto con Dio, e annuncia la novitร  del suo Vangelo, che oltrepassa la discussione tra giudei e samaritani. Occorre andare oltre, perchรฉ Dio chiede di essere adorato in modo diverso: โ€œViene lโ€™ora, ed รจ questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e Veritร . Sono questi gli adoratori che il Padre cercaโ€. Adorare indica complessivamente un modo di stare davanti a Dio e davanti alla vita, il modo che Gesรน-Veritร  รจ venuto a rivelare e che lo Spirito permette ai credenti di assimilare. La donna non pare ancora aver capito granchรฉ, e accenna alla venuta del Messia, grazie al quale si potrร  finalmente capire il rapporto con Dio. Quando Gesรน capisce che il terreno รจ stato preparato, si manifesta pienamente alla donna: โ€œSono io, che ti parloโ€.

Stranamente lโ€™evangelista non presenta nessuna risposta della donna a questa rivelazione solenne di Gesรน; la telecamera inquadra invece i discepoli, che ritornando con la spesa si meravigliano di vedere il maestro dialogare con una donna samaritana, anche se non si azzardano a chiedere spiegazioni. Ma ecco di nuovo la donna: โ€œlasciรฒ dunque la sua anfora la donna e corse in cittร โ€ฆโ€. Il motivo per cui era andata al pozzo, la necessitร  di bere, ora ha perso la sua importanza. Quella donna ha incontrato qualcosa di piรน importante e vitale, che ridimensiona quello che prima la occupava. Cosรฌ avviene lโ€™incontro con Dio: permette di percepire che le altre cose vengono dopo; continui ad averne bisogno (come lโ€™acqua), ma non sono piรน la ragione della tua vita. Forse questa donna non stava cercando qualcosa di piรน grande per la sua vita, benchรฉ la sua vita parli di insoddisfazioni. Lโ€™incontro con Gesรน, che lโ€™ha accolta senza giudizi e lโ€™ha portata a guardarsi dentro, le ha aperto un cammino nuovo. A tal punto che corre in cittร  e invita gli altri ad andare a vedere Gesรน, descrivendolo con queste parole: โ€œUn uomo che mi ha detto tutto quello che ho fattoโ€. Il potere di quellโ€™uomo di โ€œvedere dentro di leiโ€ le fa sorgere la domanda: โ€œChe sia forse il Messia?โ€ Non รจ certa che lo sia, ma sente con certezza che lโ€™incontro con quellโ€™uomo ha cambiato la sua vita. La strada per riconoscere la vicinanza di Dio non รจ diversa dalla strada che porta alla veritร  di se stessi, alla propria interioritร .

Mentre la donna svolge la sua missione in cittร , ritorniamo al pozzo. I discepoli invitano Gesรน a mangiare ma lui sembra non averne voglia: sta pensando ancora allโ€™incontro con la donna di Samaria, assapora la gioia che nasce in lui nel compiere la volontร  del Padre, che desidera far sentire a tutti il suo amore, soprattutto a quelli che si sentono esclusi e discriminati. Quellโ€™incontro permette a Gesรน di alzare gli occhi e vedere il mondo come una messe pronta per la mietitura; vede lโ€™umanitร  pronta ad accogliere lโ€™annuncio del Regno. E forma lo sguardo dei discepoli, perchรฉ diventino capaci di vedere quello che lui vede.

Infine lโ€™ultima scena. Ritorniamo in cittร , dove molti samaritani rispondono allโ€™invito della donna (perchรฉ รจ motivato da una vera esperienza personale) e vanno ad incontrare Gesรน. E lo invitano a fermarsi da loro un paio di giorni. Il tempo passato con Gesรน permette loro di conoscerlo, di ascoltarlo e di credere in Lui per una esperienza personale che a loro volta fanno con Gesรน.

Questo lungo e articolato racconto ci permette di comprendere la strada attraverso cui anche noi oggi possiamo rinnovare il nostro incontro con Gesรน. Ciรฒ che ci puรฒ mettere in cammino verso di lui รจ qualcuno che ci dice: vieni a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia? Solo chi fa esperienza forte e personale di Gesรน puรฒ attirare altri a lui; e solo questa attrazione puรฒ far nascere la fede. Chi lo ha incontrato porge a noi una domanda: che sia forse il Messia? La domanda rimane aperta, perchรฉ la risposta spetta a ciascuno di noi; non รจ una risposta teorica, da catechismo, ma una risposta data con la vita, con lโ€™incontro, il dialogo, la scoperta di sentirsi conosciuti dentro e accolti, e amati. Ecco il cammino per noi cristiani, che a nostra volta diventiamo un invito e una domanda per gli altri.

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