Gesù parla ai capi e agli anziani, proprio coloro che lo condanneranno; dice loro quello che lungo la storia è avvenuto, avviene e avverrà. Si prende cura anche di loro, cerca di farli ravvedere, anche se non vogliono ascoltare, accecati dal potere e dalla falsa eredità.
Gesù è venuto a donare la sua eredità. Che tenerezza le parole: «Avranno rispetto di mio figlio!»: qui Gesù rivela il cuore del Padre che vuole dialogare sempre con i figli ribelli; a loro darà lo stesso il figlio amato.
È giunto il momento in cui il regno di Dio sarà aperto a tutti. Così si compie la vocazione d’Israele: tutti conosceranno il vero Dio e saranno uno, secondo la preghiera di Gesù, vero ebreo, nell’ultima cena.
Nella meraviglia per le opere di Dio, amiamo l’erede che ci ha resi coeredi del regno di Dio.
Dal Calendario del Patrono d’Italia 2020 – Ed. Biblioteca Francescana