Il commento alle letture del 11 Marzo 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Dare la propria vita in riscatto per molti
MERCOLEDร 11 MARZO (Mt 20,17-28)
Gesรน sa che ogni Parola scritta per Lui dal Padre dovrร compiersi. Lo annunzia ai Dodici, in disparte: โEcco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dellโuomo sarร consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perchรฉ venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerร โ. Chi consegna Gesรน ai capi dei sacerdoti e agli scribi รจ Giuda. Chi invece condanna Gesรน a morte รจ il sinedrio su accusa di bestemmia da parte del sommo sacerdote. Poi tutti lo consegnano a Pilato, imponendogli la condanna a morte per crocifissione. Chi lo deride e lo insulta prima รจ il sinedrio e poi anche i soldati. Dopo che Gesรน รจ morto sulla croce e posto nel sepolcro, il terzo giorno risorgerร . Questa volta non si va a Gerusalemme per operare miracoli e per invitare il popolo alla conversione e alla fede nel Vangelo. Questo sarร lโultimo viaggio di Gesรน. Poi sarร la sua gloriosa risurrezione e il suo corpo non sarร piรน di carne e di ossa, sarร invece un corpo spirituale, glorioso, incorruttibile, immortale, sottratto alla visione del mondo.
Questo รจ il mondo di Cristo Gesรน. Ma i discepoli nulla comprendono. Quanto Mosรจ dice del suo popolo alla fine dei quarantโanni, si puรฒ dire anche per essi alla fine dei tre anni di sequela di Gesรน: โVoi avete visto quanto il Signore ha fatto sotto i vostri occhi, nella terra dโEgitto, al faraone, a tutti i suoi ministri e a tutta la sua terra, le prove grandiose che i tuoi occhi hanno visto, i segni e i grandi prodigi. Ma fino a oggi il Signore non vi ha dato una mente per comprendere nรฉ occhi per vedere nรฉ orecchi per udireโ (Dt 29,1-3). Ne รจ prova il fatto che Giacomo e Giovanni si servono della madre che va da Gesรน e chiede i due primi seggi nel regno di Gesรน. Lei vuole che uno dei suoi figli sieda a destra del Signore e lโaltro alla sua sinistra. Questa richiesta, non concordata con gli Altri Apostoli, crea subbuglio nei Dodici. Si giunge anche allo sdegno contro Giacomo e Giovanni. Essi mai avrebbero dovuto permettere che la madre facesse una simile richiesta. Quando si pensa secondo il mondo, sempre la lite sorge e sempre vi saranno discussioni e lotte per occupare i primi posti. Dal mondo si ignora che su quanti stanno in alto vi sarร una indagine rigorosa. Per ogni ingiustizia, ogni omissione, ogni alterazione della Legge del Signore, ogni arbitrio si dovrร rendere conto a Dio. Chi sta in alto deve sempre temere di non essere dalla volontร di Dio, di non agire secondo i suoi precetti, di non seguire la sua Legge con sapienza e veritร .
- Pubblicitร -
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesรน prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: ยซEcco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dellโuomo sarร consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perchรฉ venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerร ยป. Allora gli si avvicinรฒ la madre dei figli di Zebedรจo con i suoi figli e si prostrรฒ per chiedergli qualcosa. Egli le disse: ยซChe cosa vuoi?ยป. Gli rispose: ยซDiโ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regnoยป. Rispose Gesรน: ยซVoi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?ยป. Gli dicono: ยซLo possiamoยป. Ed egli disse loro: ยซIl mio calice, lo berrete; perรฒ sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: รจ per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparatoยป. Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse: ยซVoi sapete che i governanti delle nazioni dรณminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarร cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarร vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarร vostro schiavo. Come il Figlio dellโuomo, che non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป.
Gesรน non risolve il problema alla maniera umana, ma alla maniera divina. Concede a tutti di sedere al primo posto nel suo regno. Solo che inverte i posti e li moltiplica. Nel suo regno il primo posto รจ lโultimo e lโultimo รจ un posto che ognuno puรฒ scegliere, perchรฉ, dopo lโultimo, ci sarร anche lโultimo e cosรฌ via allโinfinito. Occupando lโultimo posto non ci sono invidie, gelosie, discussioni, litigi, alterchi, contrapposizione, insulti .e cose del genere. Ognuno potrร lavorare nella pace e nella serenitร dello spirito e del cuore. Dallโultimo posto tutti potranno servire e tutti consegnare la vita al Padre in riscatto per molti. Sapienza e saggezza eterna nello Spirito Santo. Soluzione divina.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci di soluzioni celesti e divine, mai umane, della terra.