Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 8 Marzo 2020 – Mt 17, 1-9

La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità

Oggi, accanto a Gesù trasfigurato, appaiono Mosè ed Elia che conversavano con lui, figure della Legge e dei Profeti. Pietro, estasiato, esclamò: “Se vuoi, farò qui tre capanne (…)”.Ma noi abbiamo una sola dimora: Cristo; Egli è la Parola di Dio, Parola di Dio nella Legge, Parola di Dio nei Profet.

Il Padre stesso proclama: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”. La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità, l’intima compenetrazione del suo essere con Dio, che diventa pura luce. Nel suo essere uno con il Padre, Gesù stesso è Luce da Luce. Pietro, Giacomo e Giovanni, contemplando la divinità del Signore, vengono preparati ad affrontare lo scandalo della croce.

Gesù: sul monte ti sei trasfigurato e i tuoi discepoli, per quanto ne erano capaci, hanno contemplato la tua gloria, affinché, vedendoti crocifisso, comprendessero che la tua passione era volontaria e annunciassero al mondo che tu sei veramente lo splendore del Padre.

Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net


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