“Sono giorni strani, giorni “senza” (senza messe, nessun evento, pochi contatti…) e la prima cosa che balza al cuore, per me, è un sentimento di precarietà della vita.
Mia e dei miei cari, mia e del mondo. La vita è mia ma non dipende da me. Basta un invisibile virus, anche se dal nome regale…
Eppure voglio fare qualcosa, dare un senso a questi giorni di crisi, in questo inizio di quaresima”.
Un video messaggio da parte mia e di Marina Marcolini su Facebook