Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 3 Marzo 2020

Il commento alle letture del 3 Marzo 2020 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Padre nostro che sei nei cieli

MARTEDÌ 3 MARZO (Mt 6,7-15)

Il Signore non è stato il Creatore dell’uomo. Ogni giorno è il suo quotidiano Creatore. Dacci oggi la nostra creazione quotidiana secondo la tua volontà. Il Signore dopo aver fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, con il corpo lo ha posto nel giardino dell’Eden, con lo spirito e con l’anima lo ha collocato nella sua Parola, nella sua Volontà, nella sua Legge. La preghiera è richiesta al Creatore e Signore nostro che oggi, in questo istante, ci collochi nella sua Parola, nella sua volontà, nella sua Legge, nel suo Vangelo. Questa è verità che mai l’uomo deve dimenticare. Come un albero, se vuole vivere e produrre frutti, deve rimanere piantato nel terreno, se viene sradicato per esso è la morte, così per ogni uomo. Se lui vuole vivere e produrre frutti deve chiedere senza interruzione al Signore che lo pianti nella sua Parola, nel suo cuore, nella sua volontà, nei suoi desideri. L’uomo vive attingendo la linfa della vita dal cuore del suo Dio. La può attingere se è ben radicato nella sua volontà, nella sua Legge.

Con la venuta di Cristo Gesù, il terreno nel quale l’uomo deve essere piantato è il corpo di Cristo, con il corpo nel corpo di Cristo, con l’anima nell’anima di Cristo, con lo spirito nello Spirito di Cristo, divenendo suo discepolo, l’uomo potrà produrre frutti di vita eterna. Questa verità è così rivelata da San Paolo: “Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo” (Col 2,6-15). “Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3,17-19). La volontà del Padre è che ogni uomo confessi che Cristo Signore è la sola via, la sola vita, la sola verità, la sola mediazione, la sola grazia. Tutto il Padre dona in Cristo, per Cristo, con Cristo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Quando il Signore potrà piantare un uomo in Cristo, quando gli potrà dare Cristo come suo quotidiano nutrimento dell’anima, dello spirito, del corpo? Solo quando l’uomo lo vorrà, lo chiederà, lo desidererà con ardente desiderio, quando perdonerà ogni offesa, quando deciderà di separarsi dal male. Dio non può fare nulla se l’uomo non vuole. Nella preghiera si consegna la volontà a Dio, si assume la sua come nostra volontà. In Cristo, per lo Spirito, il Padre ogni giorno ci deve creare nella sua verità e nel suo amore. Ogni giorno noi dobbiamo chiedere al Signore che operi questa perenne nuova creazione. Ogni giorno a noi è chiesto di metterci nella mani del Padre come la creta si pone nelle mani del vasaio. La preghiera è consegna della vita al Padre.

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci perché ogni giorno diveniamo nuove creature.

Fonte@MonsDiBruno

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