Medita
Il vangelo di oggi narra il secondo annuncio della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. I discepoli sono spaventati, hanno paura. Non capiscono la parola sulla croce, perché non sono capaci di comprendere e accettare un Messia che diventa servo dei fratelli.
Loro continuano a sognare un Messia glorioso. Quando Gesù annuncia la sua Passione e Morte, i discepoli discutono su chi di loro sia il più grande; discussione che ancora oggi appare nella nostra società.
La risposta di Gesù è un riassunto della testimonianza di vita che lui stesso stava dando fin dall’inizio: se uno vuol essere il primo sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti! Il potere deve essere usato non per salire e dominare, ma per scendere e servire. Poi Gesù mette in mezzo a loro un bambino. Lui si identifica con i piccoli. Chi accoglie i piccoli in nome di Gesù, accoglie Dio stesso!
Rifletti
Farsi piccoli significa accogliere, dentro le nostre preoccupazioni e i nostri pensieri, tutti i piccoli e gli indifesi. Beati noi se li accogliamo e li abbracciamo come Gesù fece con quel bambino.
Prega
Sia gloria al Padre onnipotente,
al Figlio, Gesù Cristo Signore,
allo Spirito Santo Amore,
nei secoli dei secoli. Amen
Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.