don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 25 Febbraio 2020

Dal Vangelo di oggi:
“Ed essi tacevano. 
Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande”. (Mc 9,34)
 
Di fronte a queste discussioni non fai prediche. Non Ti scandalizzi. 
Educhi. Spieghi cosa significa essere il primo, cosa veramente conta per Te. 
Non tutti abbiamo la capacità di comandare, non tutti siamo artisti o professori. 
Ma siamo tutti capaci di servire, di accogliere un bambino. 
Possiamo essere tutti “numeri uno”.

Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 9, 30-37 In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». Parola del Signore

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