Vivere per un “amore durevole” non con il “cuore duro”
CATTEDRA DI SAN PIETRO APOSTOLO
La pietra per la sua compattezza si oppone alla sabbia per la sua frammentarietà, come la verità è il contrario della menzogna perché la prima resiste nella sua forma, mentre la seconda è cangiante. Dio, per la sua fedeltà è assimilato all’immagine della pietra, forte e resistente, che però l’uomo scarta perché sembra poco manipolabile. Tuttavia, proprio questa pietra diventa quella scelta per essere posta a fondamento dell’edificio di Dio. Gesù è la pietra sulla quale viene edificata la Chiesa perché il suo amore è fedele. È anche una pietra «scelta», cioè forgiata dalla mano di Dio.
Il Padre rivela in Gesù la “durevolezza” del suo amore, non la “durezza” del suo volto. Infatti, in Lui coesistono resistenza e resa. Resistenza alla tentazione dello scoraggiamento e resa all’amore vero per gli uomini. Così Gesù opera nei discepoli affinché, la loro fede sia resistente e non ceda alle distrazioni del maligno, ma al contempo sia duttile e docile sotto la mano sapiente di Dio. La fede di Pietro è quella di ogni cristiano che riceve da Dio il potere innanzitutto sul suo cuore. Esso viene educato a non lasciarsi deviare dai pensieri negativi ed essere manipolato o sbattuto come una canna al vento dalle varie mode culturali, ma viene formato affinché il suo cuore, come quello di Dio, sia capace di compassione per gli uomini e di tenerezza nella cura prestata a loro.
L’amore di Dio è vero perché affidabile e credibile, così il cristiano diventa testimone autentico della fede nella misura in cui è docile all’azione dello Spirito e non arrendevole alla tentazione della mondanità.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16, 13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.