Il Vangelo è la storia dell’amore che vince la morte
Venerdì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Di qualche giorno fa è la notizia della morte di un uomo che aveva rinunciato all’organo destinato a lui per il trapianto a favore di una persona più giovane di lui. Fa notizia la mamma che rinuncia alle cure pur di far nascere il bambino che ha in grembo. Sono due esempi di come il Vangelo, bella notizia, sia proclamato ancora oggi. Sì, perché il Vangelo non è una favola inventata, ma è storia viva e presente. È Gesù stesso che, in ciascuno dei suoi discepoli che perde la vita per generare vita, continua ad annunciare e realizzare il Vangelo.
La bellezza della notizia non risiede certamente nel dramma della sofferenza e della morte, ma nel fatto che esse sono vissute per amore. La vita spesa per amore è come una candela che genera luce consumandosi. La vita donata per amore, anche se nella sofferenza e fino alla morte, non è una vita inutile e persa, ma rifiorisce per la vita eterna.
La sofferenza e la morte accomunano tutti gli uomini, ma la differenza la fa la causa per la quale si soffre e si muore. Si può soffrire e morire, e quindi disperdere la propria vita, se si vive per sé stessi, nella illusione di arricchirsi di beni materiali destinati a perire, nella vana illusione di garantirsi sicurezze mondane, nella ricerca del piacere o del proprio interesse personale usando gli altri. La sete del guadagno e l’avidità innescano meccanismi perversi che condannano alla insoddisfazione e alla tristezza. Soffrire per l’invidia, la gelosia porta all’aridità che è una forma di morte più drammatica di quella biologica. Senza amore si è sterili e si soffre inutilmente perché si “partorisce” solo vanità e violenza.
Al contrario seguire Gesù significa riconoscere nella sofferenza e nella morte, vissute con Cristo e per Lui, una vera grazia, cioè un dono attraverso il quale dalla nostra povera terra germoglia la vita e dalle nostre ferite passa la luce che illumina chi sta nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Il Vangelo è la storia, antica e sempre nuova, dell’amore che vince la morte la quale da muro contro cui sbattere e cadere diventa soglia di accesso alla vita vera e bella.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.