Commento al Vangelo di domenica 23 Febbraio 2020 – p. Alessandro Cortesi op

Al cuore del cap. 19 del libro del Levitico, libro di norme e leggi sorte in un ambito sacerdotale ebraico, sta l’invito ad essere ‘santi come Dio è santo’. E’ un invito a lasciarsi orientare da Dio in ogni momento e a vivere l’esistenza come partecipazione alla sua stessa vita che è santità. Indica l’importanza di vivere un rapporto con Dio in tutti i momenti e le situazioni della vita, anche le più ordinarie e quotidiane. Si pone secondo la fondamentale intuizione espressa in Es 29,45: “abiterò in mezzo ai figli d’Israele e sarò il loro Dio”. Ma soprattutto la parola sul rapporto con il prossimo apre uno squarcio di novità: “Non coverai odio nel tuo cuore… amerai il tuo prossimo come te stesso”.

Gesù riprenderà queste parole unendo questo precetto del Levitico con le parole del Deuteronomio (6,5): ‘amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore’. I due momenti vanno sempre insieme a formare un solo orientamento, amare Dio e riconoscere il prossimo. Non è possibile accostarsi a Dio senza riconoscere il volto dell’altro e di chi ha bisogno e aprirsi a lui. Il Dio biblico non è una energia impersonale ma presenza che chiama e apre ad un incontro con Lui che passa attraverso il rapporto con il prossimo. Sta qui la radice del precetto al cuore del Primo testamento ‘Amerai il prossimo tuo come te stesso’. Una lettura ebraica suggerisce l’interpretazione: “Amerai il prossimo tuo. E’ come te stesso”.

La concretezza di queste parole si traduce nell’imperativo “tu amerai il forestiero, cioè l’immigrato residente, come te stesso…” Quando un forestiero dimorerà presso di voi nella vostra terra, non lo opprimerete. … tu l’amerai come te stesso perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Io sono il Signore vostro Dio”.

Nel discorso della montagna Matteo raccoglie l’insegnamento di Gesù, la nuova legge. L’invito ad essere perfetti è – come nel Levitico – apertura a lasciare spazio nella propria esistenza all’opera di Dio. Solo il suo amore poco alla volta cambia il cuore e rende capaci di crescita, di riconciliazione, e soprattutto di uno sguardo nuovo su di sé e sugli altri. Non si tratta di una perfezione impossibile all’uomo e che rende ripiegati su di sè. Ma è indicazione di cammino per rispecchiare nella vita lo stile di Dio stesso: non covare odio, ma coltivare accoglienza, comprensione, dedizione concreta.

Coltivare questo apre l’esistenza ad un amore che non è limitato, ma giunge fino ad amare il nemico. Non si tratta di non reagire di fronte all’ingiustizia e alla sopraffazione, non è invito a non disturbare i potenti. L’amore non può essere scambiato con l’assuefazione e la sottomissione all’ingiustizia. Ma è atteggiamento di libertà, orientamento della vita all’accoglienza gratuità e servizio. E’ stata questa la via che Gesù ha seguito. E’ stato questo amore inerme e nonviolento che ha suscitato la reazione contro di lui: Gesù non si è piegato all’ingiustizia ma ha testimoniato un amore oltre i confini togliendo esclusione, ostilità, violenza.

Fonte

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘santa Caterina da Siena’ a Firenze. Direttore del Centro Espaces ‘Giorgio La Pira’ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira – Firenze.

Letture della Domenica
VII Domenica del Tempo Ordinario – ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

Ama il tuo prossimo come te stesso.Dal libro del Levìtico

Lv 19,1-2.17-18

Il Signore parlò a Mosè e disse:

«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.

Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.

Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

Parola di Dio 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 102 (103)

R. Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono. R.

Seconda Lettura

Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 3,16-23

Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».

Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. 

Parola di Dio 

Vangelo

Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 38-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore 

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