Medita
Non sempre la conversione avviene in maniera immediata; le cose avvengono progressivamente, come per il cieco della parabola. È il Signore a condurlo fuori dal villaggio, per mano, per stare insieme, fuori dalla confusione della folla. La guarigione avviene progressivamente, il riacquistare la vista interiore, lo sguardo della fede, può non essere una cosa immediata: l’uomo confonde ancora le persone con gli alberi. Molte persone hanno conosciuto Gesù magari durante una forte esperienza di vita (un ritiro, un pellegrinaggio) e hanno sperimentato di sentirsi cambiati interiormente, ma purtroppo senza quella raffinatezza che permetta loro di vedere in maniera chiara a distanza le cose. Nel vangelo di oggi ci viene detto che tutta la vita ci è necessaria per conoscere il Signore Gesù, per ricevere luce a sufficienza per annunciarlo là dove siamo. Con pazienza, allora, che sia il Signore a illuminare il nostro sguardo.
Rifletti
Dona vista ai nostri occhi, Signore, e donaci l’umiltà per capire che non abbiamo ancora sufficiente luce per vedere come tu vedi, Dio benedetto nei secoli.
Prega
Tu mi chiamasti
e quella tua voce squarciò la sordità;
tu balenasti e fu dissipata la mia cecità.
(Sant’Agostino)
Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
l cieco fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa.