Nei momenti di grande prova, di solito chi ha poca fede, fa questa preghiera: “Signore, se tu esisti e se tu mi ami, ascolta la mia preghiera e fammi la grazia che ti chiedo”. Se per il nostro bene la grazia non viene concessa, si rimane delusi e, spesso, si perde anche quella poca fede che si ha. Infatti mi capita d’incontrare persone a cui chiedo: “Perché non vieni più in chiesa a celebrare l’Eucarestia??”. Di solito la risposta è questa: “Dio mi ha deluso. Gli ho chiesto una grazia e ho fatto anche una sostanziosa offerta alla chiesa, ma Dio non mi ha ascoltato!”.
Se Dio non ci concede una grazia che gli chiediamo è perché non serve per la nostra salvezza eterna. Ecco perché, dopo ogni richiesta che facciamo, con umiltà dobbiamo sempre aggiungere le parole che Gesù disse nell’Orto degli Ulivi: “Padre, non la mia, ma la tua volontà sia fatta!”.
Ci sono molti miracoli e prodigi che il Signore compie nella nostra vita quotidiana, ma noi siamo ciechi e non li vediamo, siamo stolti e non li comprendiamo.
Il grande segno dell’amore di Dio per noi è proprio l’incarnazione, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Infatti, durante il colloquio notturno che Gesù Cristo ebbe con Nicodemo egli disse: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chi crede in Lui abbia la vita eterna!”. È il segno che il Padre celeste ci dona attraverso lo Spirito ogni volta che celebriamo l’Eucarestia. Ma molti cattolici non credono nell’Eucaresta; ecco perché pochissimi celebrano l’Eucarestia nel giorno del Signore.
Padre Pio (e tanti santi come lui) non vedevano l’ora di celebrare l’Eucarestia. Avevano occhi per vedere e sapienza per comprendere e gustare il Grande segno dell’amore di Dio per noi.
Amen. Alleluia.