“Prendere per il viaggio solo un bastone”
Al tempo di Gesù i viaggi si compivano prevalentemente a piedi. Ma anche a quel tempo, come ai nostri giorni, viaggiare richiedeva di dotarsi di un equipaggiamento adeguato. Gesù ordina di non preoccuparsi di molte cose prima di mettersi in viaggio. Le uniche necessarie sono un bastone e i calzari. Spesso quando viene richiesta la nostra disponibilità nel realizzare qualcosa, non è facile “mettersi in viaggio”, accettare e mettersi in gioco.
A volte sopraggiunge un’inerzia di fondo, una pigrizia, che si associa a tante altre motivazioni, lecite o pretestuose, che rendono indisponibili a compiere quanto richiesto. A volte la difficoltà maggiore è nel trovare il senso, la motivazione valida per compiere quanto non era previsto. Questa, invece, sopraggiunge solo dopo e porta alla conclusione “se non lo avessi fatto, me ne sarei pentito”, “rendermi disponibile, mi ha fatto felice”, “meno male che non ho detto di no”. All’inizio, mancando una motivazione opportuna per accettare, è necessario compiere uno sforzo per vincere la resistenza di chi si sente turbato nella propria comodità. Se non ci si appoggia su questo sforzo, come un bastone, è impossibile mettersi i calzari e partire.
In breve
I viaggi più interessanti e ricchi di senso sono quelli che ti chiedono di partire proprio quando vorresti fermarti, quelli che vengono a turbare la tua comodità. Se accetti di intraprenderli, ringrazierai il Cielo.
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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