Nel segno dell’ascolto si aprono due vie: il sentiero della paura di ciò che si credeva conosciuto, ma si scopre sconosciuto e il sentiero della fiducia nell’imprevisto e nell’insperato; l’uno porta al giudizio e al rifiuto, l’altro sblocca il passo verso l’inaspettato.
Ed ecco lo stupore del non-compreso e la meraviglia del non-atteso.
Nel tempo del riposo, nello spazio tra un’esperienza di vita ed un’altra, si presenta l’occasione di stare davanti al non-compreso al non-atteso, proprio lì nelle cose di tutti i giorni, tra le relazioni della quotidianità ed è allora che siamo chiamati a scegliere fra la paura e la fiducia, gustando lo stupore e assimilando la meraviglia.
Dio continua a guarire, ad avvicinare il palmo delle sue mani al nostro cuore, a porre il segno del suo amore nella nostra mente, dinanzi al nostro stupore incredulo egli si meraviglia e sceglie tenacemente di dare valore a ciò che gli appartiene, di rispettarne i limiti e di avere fiducia nella promessa che ha fatto e ha mantenuto.
Imperterrito egli ritorna, ci attraversa e, percorrendo le periferie della nostra vita, ancora ci invita a non avere paura di riconoscere, di non dare per scontato, di avere uno sguardo nuovo ogni giorno.
Mounira Abdelhamid Serra
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato