IV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
- Periodo: Mercoledì
- Il Santo di oggi: S. Agata (m); S. Saba; B. Elisabetta Canori Mora
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato
- Letture del giorno: 2 Sam 24.2.9-17; Sal 31; Mc 6, 1-6
- Calendario Liturgico di Febbraio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Nessuno è profeta in patria.
Gesù non pone limiti al suo annuncio; anche in terra pagana, ovunque egli trova accoglienza e tracce di fede compie prodigi e l’alimenta e la fa crescere. Nella sua patria, seguito dai suoi discepoli, parla di sabato nella sinagoga. Molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?». Stupore e meraviglia! Molti interrogativi, si scandalizzano e disprezzano Gesù. Tace, è spenta però la fede. E non vi poté operare nessun prodigio. I prodigi vengono dalla potenza divina, ma sono inevitabilmente alimentati dalla fede. Tuttavia la bontà e la compassione inarrestabili in Gesù fa si che imponga le mani a pochi ammalati e li guarisce. È l’ultimo tentativo di suscitare oltre meraviglia ne stupore per i suoi insegnamenti anche la fede.
I paesani di Gesù però, conoscendo le sue origini umane, tutta la sua parentela, Ignorano la fonte della sua sapienza, limitano così i loro pensieri e non li elevano a dimensioni divine e danno sfogo al disprezzo in luogo delle fede. «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». Ancora ai nostri giorni spesso il messaggio sapienziale del Signore viene rifiutato, deriso, osteggiato, disprezzato. Così la lampada della fede, non più adeguatamente alimentata, si spegne, ne segue il buio, il disorientamento, lo smarrimento. Questo come allora accade anche nella sua patria, tra i battezzati, nella chiesa di Dio, dove Egli ha posto la sua dimora. “Signore, accresci in noi la fede”.
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.