don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 1 Febbraio 2020

Dal Vangelo di oggi:
“Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva”. (Mc 4,38)

Anche a noi sembra a volte di essere lì lì per affondare. 
Nei nostri percorsi personali. In ciò che vediamo attorno a noi. 
Nelle nostre comunità. 
Dobbiamo scegliere tra il dubbio che in realtà non te ne importi niente 
e il lasciarci contagiare dalla Tua serenità. 
Se Tu sei sulla barca, noi ce la facciamo.


Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
Dal Vangelo secondo Marco Mc 4, 35-41 In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore

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