Il Regno di Dio descritto per mezzo delle parabole
Oggi, il messaggio di Gesù, riguardo al “Regno”, insegna la sua scarsa importanza quale potere temporale, sebbene eserciti una “sovranità” reale e profonda nelle anime. E’ paragonabile a un chicco di senapa, il più piccolo di tutti i semi; è come il lievito, una porzione molto piccola, paragonata con tutta la massa, ma determinante per il risultato finale.
E’ come il seme che viene sparso sulla terra e lí soffre diverse mutazioni: lo beccano gli uccelli, lo soffocano le erbacce, o matura e dà molto frutto. In un’altra parabola, il seme del regno cresce, ma un nemico seminò in mezzo della zizzania che crebbe assieme al frumento e solo alla fine viene separata. Questa misteriosa “sovranità di Dio” appare anche quando Gesù la paragona a un tesoro sotterrato in un campo: chi lo trova, vende tutto ciò che ha per poter comprare il campo, e così poter venire in possesso del tesoro.
La comunione con te, Gesù, è la “perla preziosa” che vale più di ogni altra cosa.
Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 4, 26-34
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore