La fede va testimoniata… va mostrata… va vissuta. È questa la vera e prima forma di evangelizzazione.
Sì… concretamente l’uomo ha bisogno di esempi… di testimoni… di persone che vivono ciò che credono e credono ciò che vivono.
Per quanto il rapporto con il Signore possa essere intimo e personale, i suoi effetti devono potersi vedere… vedere in termini di carità… accoglienza del diverso… in termini di perdono… di pazienza… di condivisione!
La fede, inoltre, è sempre un incontro tra noi e Dio… tra quello che siamo e quello che Dio ha pensato di fare con noi. C’è sempre un margine ampio di libertà ma anche un margine di indipendenza… autonomia per investire sulle proprie capacità e metterle a servizio degli altri.
A noi il compito di investire sulle nostre capacità… di incrementare le nostre qualità… di fare fruttificare i nostri doni… più lavoriamo su noi stessi per renderci accoglienti nei confronti del Signore, più ne sperimenteremo i benefici.
Dobbiamo considerarci come dei vasi di cristallo adatti ad accogliere la grazia del Signore… più siamo vuoti più grazia entra… più siamo puliti più grazia si vede.
A noi spetta di svuotarci… eliminare tutto quello che può impedire alla grazia di entrare… e spetta anche di renderci il più trasparenti possibili perché la grazia che entra possa essere vista… goduta… testimoniata dagli altri!
La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.