Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 27 Gennaio 2020

Sono scesi da Gerusalemme apposta. Non amano la Galilea, la terra meticcia abitata anche dai pagani. Preferiscono restare nella capitale e nel tempio appena ricostruito, arroccati nella santità del luogo da difendere ad ogni costo.

Nessuno li ha incaricati, nessuno sovrintende alla retta ortodossia. Eppure si sentono in dovere di andare a controllare. Era già successo col profeta Giovanni nel deserto. Ora salgono fino alle sponde del lago per rendersi conto di cosa sta accadendo intorno al falegname che si è fatto rabbino.

In una sola battuta emettono la loro sentenza: evidentemente Gesù è un indemoniato. Non si capisce da dove derivi questa loro certezza incrollabile: non lo ascoltano, non lo interrogano, non cercano di capire. Sanno a prescindere.

Tutto ciò che non rientra nel loro schema mentale è frutto del demonio. Tutto ciò che esce dai margini in cui hanno costretto Dio è oscuro e tenebroso. Gesù, tenero, cerca di argomentare, di difendere l’annuncio, dimostrare l’evidenza. Ma non c’è niente da fare. Non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare.

Specialmente fra le persone religiose.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Satana è finito.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 3, 22-30 In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro». Parola del Signore

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