Per secoli i cristiani si sono divisi e persino ammazzati sulle parole per esprimere la grazia di Dio e la presenza reale. Eppure bastava il versetto di oggi: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Quindi innanzitutto abbiamo ricevuto, ma per donare. La gratitudine per ogni gratuità condivisa che riconosciamo anche nel nostro percorso ecumenico ci costituisce sempre più come Eucaristia, cioè rendimento di grazie.
Un grazie realmente presente, concreto, corporeo, cioè appunto il Corpo di Cristo: Chiesa in cammino, che si fa strada facendo, mentre rende più vicini i cosiddetti “lontani”. Come Dio si è fatto vicino a noi.
Una Chiesa spinta coraggiosamente dallo Spirito di Dio, senza intenti proselitistici, senza secondi fini: gratis et amore Dei.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.