fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 24 Gennaio 2020

Nessuno diventa discepolo di Cristo a caso o perché ha voluto lui diventarlo. “Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui”. Bisogna sempre tener presente che è Lui che chiama chi vuole e quando vuole, non è mai uno sforzo nostro, non è mai la nostra religiosità, il nostro pensare di essere bravi. È Lui a decidere, infatti non decide di chiamare i perfetti, ma ha scelto le persone che l’hanno tradito, rinegato.

Per cui chiamata di essere il discepolo non è un nostro fare delle cose, uno sforzo nostro. Noi ciò che possiamo fare è semplicemente e umilmente chiedere questo dono, insistere, ma non pretendere. È Lui che decide a donarci ciò che vuole. La chiamata come dono è sempre una responsabilità: “Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli – , perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni”.

La prima indicazione è lo stare con lui, ciò vuol dire; conoscerlo, amarlo, avere lo sguardo fisso su di Lui, il nostro cuore deve palpitare per Lui. Lo stare è unico modo a rimetterlo al suo posto, ovvero al centro della nostra vita. È questo stare con lui non ci chiude in noi stessi, ma ci apre all’altro. Gesù ci manda a predicare ciò che abbiamo esperimentato nello stare con Lui. Lo stare è il fonte di una predicazione d’amore, è il fonte di quell’amore ricevuto, che non può fare a meno di essere trasmesso agli altri.

È il frutto di una predicazione con i fatti, non solo con le parole belle. Il frutto è schiacciare i demoni, ma come che si schiaccia il male? Si schiaccia con il bene, con l’amore. Da queste cose si vedrà che siamo i suoi discepoli, se ci amiamo gli uni gli altri, come ci ha amato Lui.

Oggi possiamo rinnovare il nostro desiderio chiedendo lo Spirito Santo che ci doni umiltà nel chiedere, pazienza nell’aspettare, fedeltà nello stare, lo zelo nel predicare e gratuità nell’amare.


Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 3, 13-19 In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici –  che chiamò apostoli – , perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì. Parola del Signore

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