Le regole, nella vita e nella fede, ci aiutano a raggiungere degli obiettivi, a cogliere delle opportunità. Le regole, la disciplina, le norme che la Chiesa si è data, la aiutano a restare fedele al Maestro.
Così le norme e le regole che provengono da Dio: ci aiutano a diventare pià uomini, a incontrare Dio, a scoprirci fratelli. Purché abbiamo l’onestà di distinguere cosa proviene da Dio e cosa è frutto degli uomini.
Alle Parole che Dio aveva affidato a Mosè, i devoti di Israele avevano aggiunto una siepe di precetti per proteggere la Torah e, così, al tempo di Gesù una sfilza di oltre 600 precetti regolamentavano nel dettaglio la vita del fedele. Gesù è libero da queste costrizioni: sa bene cosa proviene da Dio, si riserva la libertà di distinguere e di fare delle eccezioni.
Ai puristi farisei che passano il tempo a lustrare la propria immagine spirituale e devota, e che accusano Gesù e i suoi discepoli di essere poco ferventi, Gesù risponde citando la Parola cui essi pretendono di ispirarsi e che, invece, non conoscono affatto. Anche il devoto re Davide, fuggendo da Saul, mangiò i pani sacri riservati ai sacerdoti.
Esistono delle eccezioni alle regole, dice Gesù, e bisogna accogliere le regole per ciò che sono: degli strumenti. Ricordiamocelo, quando nella Chiesa riduciamo il Vangelo a una serie di norme da osservare!